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Presentazione del libro di F. Bellino
il 19 giugno 2009 a Modugno (Bari), Chiostro del Palazzo di Cittą

   
 

 

Maria Liuzzi alla scoperta di nuovi scrittori

     Una bella serata di poesia e musica si č svolta a Modugno, nel barese, promossa dalla locale sezione della Fidapa, a coronamento di un anno sociale particolarmente intenso: nel grazioso chiostro all'interno del Palazzo di Cittą č stata presentata la raccolta poetica "Bianche Ombre" del giovane modugnese Fabrizio Bellino.

     La manifestazione č stata patrocinata dall'Assessorato ai Beni Culturali ed ha visto come conduttori i giornalisti del TG Norba Maria Liuzzi e Nicola Mangialardi che hanno cercato di dare alla serata un tono lontano dalla noiosa dissertazione tipica di questi incontri letterari. Proprio Mangialardi, attento cronista delle vicende della cittadina, si divertiva a svelare il dramma piccolo borghese di una famiglia dinastica di avvocati, presumibilmente agitata dalla scelta controcorrente del figliolo che, iscrittosi a giurisprudenza, come da copione, per onorare la tradizione, invece si scopre poeta. Mangialardi č umorista nell'intervistare proprio il Bellino-pater, che in cittą č anche un noto uomo politico, comunque fiero dell'impegno culturale del suo Fabrizio, e poi l'assessore ai beni culturali Del Zotti, sempre sensibile ai vari eventi promossi dalla Fidapa ed impegnato a valorizzare culturalmente il paese e offrire il chiostro del Municipio, bello e funzionale "quasi come un teatro".

     Maria Liuzzi invece riflette su come sia passione di pochi spiriti eletti dedicarsi  all'«arte antica» e concentrarsi sulla propria vita interiore, ai tempi di oggi quando superficialitą e cattivo gusto siano imperanti, e l'elettronica di consumo, le tecnologie veloci, internet compreso, non invoglino certo alla lettura nč tanto meno alla poesia.

     Descritto felicemente dai due conduttori l'humus familiare e sociale, finalmente si dava spazio alla lettura: c'era lo stesso autore Fabrizio Bellino e con lui c'era il noto attore Roberto Petruzzelli, gloria cittadina e apprezzato talento del teatro di prosa italiano - attualmete impegnato al Teatro Stabile di Verona - invitato per l'occasione a fare da padrino al giovane autore, ma anche ad offrire ai convenuti gemme poetiche di Grandi come Garcia Lorca o William Shakespeare. Una brava musicista, Angela Lacalamita, alla chitarra proponeva un commento musicale alla lettura dei versi (sulla "Sposa infedele" di Garcia Lorca ha eseguito "A la una" di Matilde Salvador).

     Petruzzelli e Bellino non si limitavano a leggere semplicemente dei versi, ma durante il reading spesso dialogavano tra loro, complicemente, facendo emergere quello che per loro sarebbe (č) il senso della poesia: non solo letteratura ma anche passione civile. A tal proposito, ai testi del giovane modugnese, molto intensi ed introspettivi, venivano affiancati quelli celebri di letterati come Saba o Cardarelli.

     La poesia faceva spettacolo ed il composito pubblico che gremiva il piccolo chiostro apprezzava la serata spesso tributando calorosi applausi.

     Maria Liuzzi si assumeva il compito dell'intervista all'autore e toccava il nervo scoperto della poesia come missione. Bellino rispondeva svelandosi, parlando di sč e delle sue passioni; Petruzzelli partecipava al dialogo leggendo una poesia sull'odio e allora era occasione per una riflessione sui sentimenti. Era un talk-show letterario molto godibile quello condotto dalla Liuzzi, come tema c'era l'indagine sulle ragioni della poesia. Petruzzelli confutava la tesi che tutti possono essere poeti citando Alda Merini ("il poeta č colui che trasforma la sofferenza in bellezza"), Maria Liuzzi cercava di capire se in futuro c'erano nuovi lavori e se l'attenzione del poeta poteva concentrarsi non solo su se stesso ma anche sugli altri, poi forniva la sua personale guida alla lettura del libro.

     Il reading continuava regalando suggestioni, Bellino, restando nel tema della passione civile, leggeva anche un testo di Saviano. Giunti al momento dei saluti,  interveniva l'Avv.ssa Laruccia della Fidapa e per ultimo il Sindaco Rana che elogiava l'impegno culturale dell'Associazione.

     Nicola Mangialardi, prossimo alla partenza per gli USA per seguire per il TG Norba l'"Indipendence Day", alla fine, invitando i presenti alla lettura (e all'acquisto) del libro, prometteva un regalo a Bellino: avrebbe donato la sua raccolta poetica al Sindaco di New York Bloomberg e forse, se lo incontrerą, al Presidente Obama!

    Questo piccolo colpo di scena che ha stupito tutti i presenti era la degna conclusione della magnifica serata.

    

 

 

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