Maria Liuzzi tra i look
ottocenteschi dei concorrenti del festival dei baffi.
Sul podio un tedesco
e due italiani: ma attenzione, non parliamo di olimpiadi o di
politica europea, bensě della 39^ edizione del festival dei baffi di
Montemesola. La manifestazione, organizzata dalla Pro Loco col
patrocinio dell’amministrazione comunale e della Provincia di
Taranto, ha richiamato concorrenti e visitatori da ogni parte
d’Italia e non solo.
Soddisfatto Renato Bruno, presidente della
Pro Loco, che anche quest’anno e’ riuscito a collezionare un nuovo
successo. Anche il sindaco, Vito Punzi, ha rimarcato la grande
valenza turistica della kermesse, che ha portato la fama di
Montemesola oltre i confini nazionali.
24 i concorrenti in gara, tutti agguerritissimi, molti
dei quali volti gia’ noti alla platea montemesolina. A fare da
coreografia, le mise d’epoca dei partecipanti, isipiratisi in questa
edizione a Garibalidi, Giuseppe Verdi o Vittorio Emanuele II. Ad
aggiudicarsi il titolo di super stile libero il tedesco Willi
Chevalier, super barba il moderno Giuseppe Verdi Ciro Fedele di
Grottaglie, super baffo Cosimo Cantoro di Monteiasi con il suo baffo
all'inglese.
Per l’edizione 2012 e’ stato istituito un
riconoscimento speciale, in occasione del 50° anniversario dell’UNPLI:
il premio baffo pro-loco d'italia e’ andato a Eugenio Benisatto di
Guidonia, con il suo baffo riflesso.
Renato Bruno ed il suo staff della Pro Loco sono gia’
al lavoro per organizzare l’edizione del quarantennale, all’insegna
delle novita’. Grande successo negli anni per questa manifestazione
nata quasi per gioco nel 1965. Ad idearla il dott. Carbonara, che
durante le vacanze nel salernitano lascio’ crescere i baffi,
sucitando l’ironia dei montemesolini al suo ritorno.
Il veterinario penso’ che l’ultima parola spettasse al
gentil sesso, e mise su l’originale kermesse per baffuti, con una
giuria di sole donne. Per i media e la stampa fu un colpo di
fulmine. A tenere a battesimo l’evento fu Pippo Baudo.
Dal ’65 dunque Montemesola e’ il punto di riferimento
di tutti i baffuti che hanno voglia di sfilare davanti ad una giuria
per aggiudicarsi il titolo. Tanti negli anni i cambiamenti e le
innovazioni, compresa l’apertura ai barbuti. Duro il lavoro della
giuria, composta ora da uomini e donne, chiamati a giudicare baffi e
barbe divisi in diverse categorie.
Quella dei baffi č considerata una vera e propria arte,
non pensate neanche per un attimo che non sia una questione seria: a
Montemesola sarebbe davvero un sacrilegio!
Testo di Maria Liuzzi |