Maria Liuzzi presenta la
serata di premiazione dei giovani scrittori.
Metti una sera d’estate a
Polignano la iena Giulio Golia, Ferdinando Maddaloni e Don Aniello
Manganiello. Parterre d’eccezione per la terza edizione di "Scrivo
anch’io", concorso nazionale di scrittura multimediale, riservato ai
giovani dai 14 ai 18 anni. I numeri parlano chiaro sul grande
successo di quella che e’ una meravigliosa realtà in crescita,
ideata da Tholos Editrice e Associazione 28 di Alberobello. 195
partecipanti, provenienti da 15 regioni italiane, 440 studenti
iscritti al forum, 90 topic e 20.000 messaggi postati, 160.000
contatti in soli tre mesi di concorso.
Il popolo del web e la giuria hanno scelto i 20 finalisti,
ritrovatisi ad Alberobello per frequentare i laboratori creativi.
Sei giorni per conoscersi, confrontarsi, fra loro e con importanti
ed autorevoli protagonisti dell’universo nazionale della scrittura
creativa.
Tra i docenti anche il regista gennaro nunziante, il vignettista
Nico Pillinini, l’illustratore di Tex Willer Dante Spada, il
procuratore di Bari Antonio Laudati, l’economista Gianfrancio Viesti.
La
personalità spiccata degli ospiti ha dato un sapore tutto
particolare alla cerimonia di premiazione. Mino Grassi, deus ex
machina di "Scrivo anch’io", ha tracciato bilanci e prospettive del
concorso, che per la prossima edizione farà il salto di qualità,
aprendosi a concorrenti provenienti da tutta Europa.
L’irrefrenabile Giulio Golia, tra una gag e l’altra, ha raccontato
del suo straordinario incontro con Don Aniello, in una intervista a
Scampia che ha suscitato grande clamore.
Ferdinando Maddaloni, attore e actor’s coach di “La squadra”, ha
parlato dell’approccio alla scrittura per la fiction e dei suoi
trascorsi artistici con Gabriele Lavia e Mario Merola.
Significativa la presenza di don Aniello, testimonial sociale del
concorso: neanche le minacce di morte della camorra hanno frenato la
sua sete di legalità ed il suo operato a Scampia, quartiere balzato
tristemente agli onori della cronaca. Dal prossimo anno infatti, il
concorso avrà una sezione dedicata alla legalità.
Ma quella creata da "Scrivo anch’io" e’ una vera e propria magia, si
respira sul palco, si vede nei gesti e nelle espressioni di questi
ragazzi, addolorati dalla sola idea di separarsi. Il fattore
competizione e’ stato totalmente annullato, sostituito da gioia ed
affetto sincero per chi conquista la vittoria.
Nessuna
faccia triste, anzi un tripudio di applausi e visi sorridenti quando
viene proclamato vincitore della terza edizione il siciliano Andrea
Rosario Palumbo, autore di "Berna’s jacques". “E' un concorso ed e’
giusto che ci sia un vincitore – sono le prime parole di Andrea -,
ma questa e’ la vittoria di 20 persone, che io rappresento in questo
momento.”
Le opere
di tutti i ragazzi selezionati per lo stage sono state pubblicate in
un’antologia, distribuita in tutta italia, il cui ricavato verra’
interamente devoluto alla mission di Don Aniello.
Testo di Maria Liuzzi |