Maria
Liuzzi presenta un evento letterario sul dogma dell'Immacolata
Pubblichiamo un articolo
scritto da Maria Liuzzi per il mensile di Mola di Bari "La Sveglia" relativo
a questo evento.
Il vulcanico Nicola Giampaolo non smette mai di stupirci: laureato
in Metodologia della progettazione all’Accademia delle Belle Arti di
Bari, agiografo di Madre Maria Pia della Croce, studioso di storia
patria e critico, alla vigilia delle festività natalizie ha voluto
condividere con il pubblico la sua quattordicesima fatica
letteraria, dedicata alla figlia Caterina. Il sette dicembre scorso,
nella Chiesa dell’Immacolata a Rutigliano è stato presentato il
volume “Alle origini dell’Immacolata Concezione nella Terra del
Credo e della Bellezza”, opera che arriva subito dopo i
festeggiamenti per il centocinquantenario dalla proclamazione del
dogma dell’Immacolata Concezione - l’8 dicembre 1854 - da parte di
Papa Pio IX. Il libro si apre con la presentazione di Mons. Michele
Delle Foglie ed è diviso in sei interessanti capitoli: un excursus
storico su Pio IX, la ricerca della esaltazione di Maria tra i
popoli d’Oriente e Occidente attraverso la preghiera a Lei rivolta,
il culto dell’Immacolata a Rutigliano, l’interpretazione filosofica
dell’Immacolata Concezione attraverso le arti figurative,
l’apparizione della Madonna a Rutigliano. Tante le personalità
intervenute a gremire l’incantevole chiesa insieme ad amici e
concittadini per questo evento all’insegna della fede, che ha
proposto alla platea i qualificati interventi di quattro relatori
d’eccezione: Mons. Felice Di Palma, Don Franco Renna, Il Prof. Italo
Interesse e, dulcis in fundo, la testimonianza dello stesso autore.
“Credo e tradizioni sono l’espressione viva di un popolo – dice
Nicola Giampaolo -, del proprio costume di vita e della sua volontà,
ed è testamento del suo pensiero. Quindi credo e tradizioni sono
sacri al pari di una dignità umana, perché è il volere tramandato
dalle genti”. La serata è stata allietata dal Soprano Rosangela
Russo accompagnata dalla Prof. Rosamaria Carboni, che hanno intonato
canti dedicati alla Santa Vergine; dalla tradizione che si perde
nella notte dei tempi di “Mira il tuo popolo” all’Invocazione alla
Madonna” di Mascagni, passando per un brano non propriamente sacro,
ma di grande bellezza: l’Avemaria tratta dal musical di Riccardo
Cocciante “Il gobbo di Notre Dame”, con testo di Victor Hugo.
L’opera firmata da
Nicola Giampaolo è stata accolta con grande interesse dalla comunità
rutiglianese, occasione propizia per scolpire nella memoria della
città passaggi inediti riguardanti il culto locale dell’Immacolata
Concezione, nonché spunto di profonda riflessione in questo nostro
terzo millennio troppo povero di bellezza interiore e valori morali
autentici.
Maria Liuzzi
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