"Amore 14", il nuovo atteso film di Federico Moccia, lo
scrittore e regista così amato dagli adolescenti, è finalmente arrivato
nei cinema. In occasione del tour promozionale, Moccia, assieme a tre
giovani attori del cast, è stato ospite del notiziario di Telenorba8,
condotto da Maria Liuzzi.
In
una piacevole conversazione, Maria Liuzzi ha avuto modo di
approfondire i motivi delle scelte narrative dell'autore,
cominciando dal difficile inizio, quando dovette pubblicare
a sue spese il romanzo "Tre metri sopra il cielo", che poi,
dieci anni dopo, divenne uno straordinario successo
letterario, tanto da farne un film. Federico Moccia ha avuto
modo di sottolineare che il mondo giovanile non è l'unico
suo campo di osservazione, in quanto egli narra vicende
sentimentali e di vita delle varie generazioni, ma il
successo delle sue opere soprattutto tra gli adolescenti
(basti pensare alla dilagante e ormai internazionale moda
dei lucchetti!) è perchè è stato scelto da costoro, forse
per l'intensità delle sue storie. Un bisogno di emozioni
che, anche in "Amore 14", vede protagonisti dei 14enni, a
volte non capiti dai genitori.
Maria Liuzzi poi cede la parola ai tre giovanissimi attori
del cast
che hanno accompagnato Moccia, invitandoli a parlare del
loro personaggio e di come hanno vissuto il loro debutto da
attori. Veronica Olivier interpreta "Carolina", che vive per
la prima volta emozioni come l'innamoramento, la perdita di
una persona cara, la necessità di aprirsi agli adulti;
Giuseppe Maggio ("Massi") parla della sua esperienza da
attore e della crescita personale, imparando molto dal
regista e dagli altri attori (nel cast anche Pamela
Villoresi); Raniero Monaco Di Lapio è "Rusty James" e
racconta alla Liuzzi che, come fratello di Carolina, è
premuroso e protettivo, che accompagna la sorella nella sua
crescita personale ma senza opprimerla (come commenta la
Liuzzi, sarebbe il fratello ideale per ogni ragazza!).
L'intervista si conclude con l'invito di andare avedere il
film al cinema e con l'augurio di Federico Moccia che possa
piacere a tutti perchè rivolto a più generazioni e, per i
ragazzi, per riflettere sulla prima delusione d'amore.
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